Oggi cercheremo di chiarire l’argomento colazione, pasto fondamentale o solo falso mito?
In un mondo, quello dell’alimentazione, in cui mai come ora tutto è il contrario di tutto cercheremo di mettere dei PUNTI FISSI per aiutarvi a fare chiarezza. I nostri Dietologi/nutrizionisti ci dicono da una vita che la colazione è il pasto più’ importante della giornata, che la regola sarebbe “colazione da Re pranzo da principe e cena da povero”, ma io non ne sono molto convinto e vediamo il perché. La colazione è una cosa di buon senso ci evita di arrivare a pranzo talmente affamati da mangiare qualsiasi cosa ci capiti tra le mani, e evita anche all’italiano medio il famoso cappuccino e cornetto da 700Kcal della pausa caffe’ di metà mattino, ma non pensiate che non fare colazione possa in una persona in un buon stato di salute causare svenimenti da ipoglicemia o catabolismo muscolare.
Ricapitolando in un soggetto sano saltare la colazione:
Non abbassa il metabolismo, quando gli zuccheri scendono leggermente la glicemia viene sostenuta dalle catecolamine e dal cortisolo (ormoni che aumentano il metabolismo e la lipolisi) e dal glucagone . Il GH (in seguito al picco notturno) rimane ELEVATO, questo avviene perché il corpo sta lentamente utilizzando come energia per il proprio metabolismo i grassi al posto degli zuccheri. Meno zuccheri sono disponibili più grassi si utilizzeranno per preservarli.
Non manda in ipoglicemia, in soggetti sani saltare la colazione potrebbe addirittura migliorare la sensibilità all’insulina, gli zuccheri nel sangue calano leggermente, il nostro corpo impara a nutrirsi anche senza picchi glicemici postprandiali. Solo persone con gravi problemi di salute rischiano un abbassamento eccessivo degli zuccheri (questo è uno dei motivi per cui generalmente non sapendo chi abbiamo di fronte non possiamo consigliarli di saltare la colazione).
Non morirete di fame, dopo una prima fase di assestamento il corpo ritroverà il suo equilibrio metabolico/energetico, gli ormoni prodotti dal nostro corpo daranno un effetto anoressizzante che farà diminuire il senso di fame.
Questi sono concetti di biochimica di base non sono mie considerazioni o cose lette qui e la su internet; Torniamo ora a cosa succede all’uomo comune dopo che salta la colazione: in genere il “poveretto” si sente stanco, svuotato, affamato e potrebbe anche girargli la testa.
Questo avviene perché in un’alimentazione standard il 60% delle calorie proviene da carboidrati cioè zuccheri, facendoci diventare dipendenti da essi. Lo stato energetico del corpo è regolato dalla disponibilità degli zuccheri, se non li mangiamo avvertiamo un malessere.
Nelle persone sovrappeso nelle persone inattive che anche se hanno grosse scorte energetiche dovute appunto al fatto che sono grasse, bastano poche ore senza ingerire del cibo per mandare in crisi un meccanismo progettato da madre natura per rimanere anche giorni senza cibarsi. Le cattive abitudini hanno creato dipendenza da carboidrati, il corpo che ha riserve energetiche piene, rappresentate dal grasso, non riesce a gestirle, ma dipende da riserve esterne “i carboidrati e grassi “ che gli forniamo abitualmente.
Invece questa dipendenza dal cibo non è una cosa cattiva, in atleti magri, con un’alta massa contrattile, che praticano sforzi glicolitici, una dieta ricca di carboidrati permette di aumentare la performance senza affaticare i sistemi metabolici.
Gli zuccheri sono un carburante pulito per il nostro corpo e non lo affaticano.
Integratori che potremmo usare a sostegno dei nostri sistemi energetici sono la L-carnitina, gli Aminoacidi Essenziali, e gli aminoacidi ramificati Bcaa.
Per quanto riguarda la L-carnitina questo aminoacido ci aiuta in carenza di zuccheri a utilizzare meglio i grassi a scopo energetico e questo dove avviene ?? Precisamente nei mitocondri le centrali energetiche delle nostre cellule, per gli aminoacidi EAA e i ramificati, essi sono un valido alleato sia nelle fasi di digiuno dove possono sostituirsi ai carboidrati a scopo energetico, sia per evitare ma solo dopo diverse ore lontano dal cibo che avvenga catabolismo muscolare, possono inoltre essere usati come aiuto a colazioni glucidiche dove mancano quote proteiche, esempio 2 -3 gallette integrali con marmellata, un frutto di stagione, accompagnati da 5 compresse di aminoacidi essenziali potrebbero essere un ottima alternativa a colazioni sane più tradizionali.
Ma torniamo alla nostra colazione, saltarla o non saltarla?
Ognuno è un mondo a parte, e lo è soprattutto appena sveglio: mentre ci sono persone che mangerebbero qualsiasi cosa, altre non hanno nessuna voglia di iniziare la giornata masticando e non hanno nessun problema ad aspettare l’ora di pranzo o una pausa a metà mattina.
Allora visto che siamo tutti diversi qual è il mio consiglio:
Quando si è sovrappeso, quando si mangia male e in maniera sregolata, quando non si è degli atleti, cambiare le abitudini alimentari può sicuramente aiutare.Ogni tanto non più di una – due – volte la settimana, saltare la colazione, arrivare a fare 16-18 ore di digiuno, insegna al corpo a sfruttare le proprie riserve energetiche, con la pratica imparerete a non avvertire nessuna stanchezza, non sentirete nessuna fame o esigenza di mangiare, l’organismo imparerà ad autoregolarsi sfruttando al meglio i depositi di grassi e preservando il glicogeno epatico.
Dato che passare da stili di vita in cui mangiamo carboidrati e grassi a gogò a zero, non sarebbe un consiglio intelligente, il nostro suggerimento è quello di riequilibrare prima la vostra colazione scegliendo cibi più salutari, uno yogurt magro, cereali integrali, frutta, uova, qualche noce e mandorla, e poi provare a saltarla un paio di volte al mese, ci vuole gradualità.
Già così facendo i benefici saranno enormi, successivamente se avrete voglia iniziate a saltarla 2-3 giorni a settimana arrivando a stare 16-18 ore a digiuno.
Con un po’ di costanza (almeno 3 settimane) vi accorgerete che state in piedi lo stesso, che quello che reputavate il pasto più importante della giornata forse non lo era.
In conclusione cosa possiamo dirvi : la colazione è solo una scelta alimentare, non è indispensabile farla ma allo stesso tempo può essere utile.
Dipende dalla persona e dalle sue abitudini. In soggetti in sovrappeso che fanno colazione regolarmente apportando quasi sicuramente calorie sporche, farla saltare, porterà ad un deficit calorico e sicuramente a un miglioramento; allo stesso tempo in soggetti in sovrappeso abituati a saltare la colazione inserirla in un piano alimentare li farà sicuramente migliorare perché riusciranno meglio a gestire il senso di fame nei pasti successivi.
In generale, colazione o non colazione, per mantenersi in forma si devono mettere insieme ricerca e buon senso: mangiare un po’ di tutto, in quantità moderate, e fare esercizio fisico due o tre volte alla settimana, poi a voi sta la scelta se fare o non fare colazione dipende sempre dalle vostre necessità e abitudini.
Libero Di Febo P.T.
Ceo & Founder Morphosys Supplement