Esercizio fisico e salute
Se mai ci fosse una pillola con gli effetti positivi dell’esercizio fisico (migliorare la pressione sanguigna, la salute della pelle, delle ossa, la sensibilità all’insulina, solo per dirne alcuni), sarebbe senza dubbio il farmaco più richiesto che l’uomo avesse mai inventato.
Noi siamo la conseguenza di come viviamo, e una vita sedentaria porta a risvolti deleteri : un aumentato rischio di tumori, malattie cardiache, Alzheimer e di morte prematura, ne sono alcuni. Questo per quanto riguarda la fine della vita, ma prima di giungerci possono manifestarsi artriti, dolori alla schiena, fastidi vari che possono poi sfociare in depressione e ansia.
Nonostante le campagne pubblicitarie sui benefici dell’attività fisica, la maggior parte delle persone non è correttamente informata a riguardo. Non si riescono a valutare i benefici o i rischi a lungo termine di un determinato stile di vita, allo stesso tempo non si è disposti a cambiare determinati comportamenti solo sulla base di promesse di una migliore salute.
Anche se nelle prime civiltà tipo nella Greca l’attività fisica è stata considerata, insieme all’alimentazione, la migliore formula per una vita sana e longeva, nei primi del 900 però con l’avvento della la medicina come la intendiamo ora, ci si è spostati dalla prevenzione delle malattie al loro trattamento.
Finalmente però vi è un inversione, si sta iniziando pian piano a sensibilizzarsi sull’argomento. Il prossimo anno il NIH (National Institutes of Health) inizierà lo studio più grande mai condotto con più di 3000 persone, sugli effetti “miracolosi” dell’attività fisica. Con i dati ottenuti si spera che un domani l’esercizio venga prescritto come “medicina” dagli operatori sanitari.
Sebbene l’attività aerobica in Italia sia abbastanza diffusa (secondo l’ISTAT il 34% degli Italiani nel 2015 praticava attività fisica, più o meno regolare), quello su cui si rimane ancora molto diffidenti è l’attività svolta in contro resistenza (la sala pesi per intenderci), la si vede soprattutto come un qualcosa che riguarda solo l’aumento della massa muscolare, non comprendendo l’utilità che ne deriva.
Immaginate per un attimo i benefici derivanti di essere una signora di 65 anni che può sollevare una cassa di bottiglie d’acqua e sentirsi a suo agio, senza dolori alla schiena o una fatica eccessiva.
Se si svolgessero solo 120 minuti di attività fisica aerobica a settimana, e 2 sedute (di almeno mezz’ora l’una) di attività di rafforzamento muscolare con l’uso di pesi, si migliorerebbe il proprio stato di benessere generale, inoltre secondo gli ultimi studi l’attività fisica è il modo migliore per prevenire o ritardare l’insorgenza dell’Alzheimer, secondo solo al cancro in quanto a paura di svilupparla.
L’attività fisica rigenera le cellule, e ne rallenta l’invecchiamento, protegge dall’accorciamento dei telomeri (segno inequivocabile di invecchiamento cellulare).
I motivi per iniziare sono tantissimi, quelli per non farlo sono davvero ristretti (a pochi casi clinici particolari, di evidente impossibilità al movimento), e gli studi a riguardo sono sempre maggiori.
L’unica cosa su cui gli studi non possono aiutarci è trovare il tempo per svolgerla e la buona volontà per iniziare a praticarla, ma visti gli ormai certi ed enormi benefici conclamati, sarebbe bene ritagliarsi almeno 30 minuti al giorno per praticarla.
Buona giornata
Staff Morphosys Supplement