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AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA): tutto quello che c’è da sapere.

AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA): tutto quello che c’è da sapere.

AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA): tutto quello che c’è da sapere.

Cosa sono gli Aminoacidi RamificatiA cosa servonoQuando dovremmo assumerli?

Queste sono alcune delle domande che, chi svolge attività fisica, si pone con frequenza. Purtroppo ci si trova sempre più spesso davanti ad una serie di informazioni discordanti.

In questo articolo metteremo un po’ di ordine tra la moltitudine di informazioni relative a questa tipologia di integratori.

Prima di parlare degli aminoacidi ramificati nello sport, facciamo una breve premessa sul loro ruolo fisiologico. Partiamo dalle proteine, ormai definite da moltissimi come i mattoni con i  quali vengono costruiti i nostri i muscoli. Questi “mattoni” sono a loro volta composti da componenti più piccoli chiamati aminoacidi.

In natura esistono 20 aminoacidi che, combinati insieme, possono dare origine a un numero infinito di proteine. Tra questi, troviamo gli essenziali e i non essenziali. La caratteristica dei primi è quella di non essere sintetizzabili dall’uomo. Perciò devono essere obbligatoriamente introdotti con l’alimentazione. Gli aminoacidi non essenziali possono essere sintetizzati nelle cellule da prodotti contenenti carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno. Tra gli essenziali troviamo gli  aminoacidi a catena ramificati detti anche bcaa, (dall’inglese branched chain amino acids), per la particolare conformazione chimica che li contraddistingue.

DEFINIAMOLI MEGLIO

I bcaa sono Leucina, Valine e Isoleucina, e rappresentano circa il 40% degli aminoacidi essenziali nelle proteine corporee e il 20% del totale degli aminoacidi delle proteine muscolari. Da questi dati quantitativi si evince l’importanza che i bcaa hanno nella costruzione delle proteine muscolari. Leucina, Valina e isoleucina, però, non si limitano solo a fornire mattoncini per la costruzione di tessuti, ma fungono da veri e propri regolatori delle funzioni dell’organismo e in particolare di quei processi che modulano il turnover proteico, cioè il ritmo con cui vengono fabbricate nuove proteine ed eliminate quelle danneggiate. 

 

CENNI STORICI

A partire dagli anni settanta si è messo in evidenza il ruolo dell’aminoacido Leucina. Sia per quanto riguarda l’aumento della sintesi di nuove proteine attraverso la stimolazione della produzione del più potente ormone anabolizzante del nostro corpo, ovvero l’insulina. Sia attraverso il controllo di altre vie metaboliche indipendenti dall’insulina.

L’idea di prendere in considerazione l’integrazione degli aminoacidi ramificati è venuta dopo aver osservato che, durante l’esercizio fisico, si assiste ad un notevole aumento della loro ossidazione, cioè ad un loro maggior utilizzo. Sono stati effettuati una serie di studi sul loro utilizzo prima, durante e dopo l’esercizio fisico per studiarne il ruolo fisiologico e l’efficacia. 

Proprio grazie a questa moltitudine di ricerche sono venute alla luce anche molte funzioni inaspettate di questo prodotto. Quella di maggiore interesse nel contesto dell’esercizio fisico è la diminuzione della sensazione di fatica. Gli aminoacidi a catena ramificata hanno anche un ruolo primario per il sistema immunitario. Infatti da studi in vitro si è evidenziata la loro essenzialità nella risposta dei linfociti.

Altri studi sull’uomo hanno dimostrato che un’integrazione con bcaa migliorerebbe le funzioni del sistema immunitario e la risposta immunitaria stessa.

Nel campo dell’integrazione con bcaa a supporto dell’esercizio, molti studi sono concordi nell’affermare che gli aminoacidi ramificati riducano il catabolismo proteico durante l’esercizio e i dolori muscolari nel periodo successivo ad esso.

Alcuni dati.

Questi e molti altri scienziati hanno dimostrato l’efficacia dell’integrazione con bcaa nell’esercizio sportivo:

1.    MacLean at all nel 1994 ha scoperto come un’assunzione orale di 77 mg/kg di peso corporeo di bcaa si è dimostrata efficace nella riduzione del danno muscolare indotto dall’esercizio.

2.    Coombes at all nel 2000 hanno riportato come la somministrazione di bcaa abbia ridotto il danno muscolare indotto dall’esercizio, questa volta il dosaggio è stato di 12g al giorno.

3.    In altro studio Shimomura at all hanno dimostrato come la somministrazione di aminoacidi ramificati attenui i dolori muscolari susseguenti la seduta di esercizio e la sensazione di fatica durante l’esercizio stesso.

Ricapitolando, gli effetti degli aminoacidi ramificati relativi all’esercizio fisico sono molteplici:

·   Sono i principali componenti delle proteine muscolari

·   Hanno un ruolo regolatore, in particolare la leucina, sui meccanismi di turnover proteico, massimizzando la sintesi di nuove proteine e riducendone la degradazione

·   Riducono la sensazione di fatica

·   Sono metabolizzati direttamente dal muscolo

·   Riducono il danno indotto dall’esercizio

·   Riducono i dolori muscolari susseguenti l’esercizio

·   Migliorano la risposta del sistema immunitario in generale e all’esercizio.

 

Ora che abbiamo visto cosa fanno, vediamo come e quando assumerli.

·   Negli sport di forza: per sfruttarne l’effetto anabolizzante e di massimizzazione della sintesi proteica. Il momento migliore è il momento successivo all’esercizio, meglio se in abbinamento a carboidrati. Anche l’assunzione immediatamente prima dell’esercizio potrebbe avere una diminuzione del senso di fatica con conseguente aumento della performance.

·   Negli sport di endurance: anche in questo caso l’assunzione di bcaa si è dimostrata efficace per la riduzione del danno muscolare e per la massimizzazione del recupero post esercizio, nonché per il dolore nei giorni seguenti.

Per quanto riguarda i dosaggi, sono stati presentati vari protocolli. I più utilizzati si attestano intorno alla quantità di 1g/kg di peso corporeo (o meglio, peso ideale).

Speriamo di essere stati di aiuto Staff Morphosys Supplement

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